13°
Incontro Ischitano di Architettura Mediterranea
Locale/Globale. Mediterraneo immaginario.
Isola d'Ischia 3-5 ottobre 2008
Attrazioni mediterranee
Il Mediterraneo è sempre stato motivo di forte attrazione
per gli studiosi di ogni provenienza. Dai tempi dei Grand Tour
settecenteschi fino ai giorni nostri, il bacino mediterraneo ha esercitato
un richiamo costante, cui non si sono sottratti neanche gli artisti più
compromessi con le avanguardie del proprio tempo. Mediterraneo è
luogo d’incontro di civiltà, spazio di confronto, di scambio,
anche di conflitto. Unità geografica eppure coacervo di culture,
di religioni, di razze. Commistione di identità, sovrapposizione
di strutture, intrico di interessi.
Nell’ambito architettonico, il Mediterraneo esprime i caratteri
di una costruzione collettiva prodottasi nel tempo per stratificazioni
successive, sedimentatasi su luoghi segnati da violenti sconvolgimenti
naturali. Uno sviluppo storico costruito da un processo ininterrotto di
modificazioni, in risposta al variare delle condizioni sociali, economiche
e culturali delle diverse aree geografiche.
Ma l'architettura mediterranea, al di fuori di consumati e improbabili
caratteri stilistici, costituisce ancora oggi un insegnamento profondo
di metodo e di rigore costruttivo. Aspetti, questi, capaci di opporre
all’attuale degrado architettonico e ambientale e al consumo indiscriminato
di territorio, le condizioni di una necessità costruttiva che scaturisce
da una responsabile attenzione alle condizioni ambientali.
Incontri ischitani
Gli Incontri Ischitani di Architettura Mediterranea organizzati dall'IsAM
sono appuntamenti annuali finalizzati a promuovere approfondimenti critici
e operativi su alcuni aspetti specifici dell'architettura e dell’ambiente
mediterraneo, mediante l’istituzione di rapporti di scambio, confronto
e collaborazione tra architetti, artisti e studiosi di diverse aree geografiche.
L’incontro in programma nel 2008 vedrà la partecipazione
di architetti di differenti nazionalità, che saranno invitati a
presentare la loro opera inquadrata all’interno dei termini dialettici
previsti dal programma o a intervenire con letture teoriche e critiche,
indagando le diverse implicazioni del tema in oggetto.
Locale/globale
L’antinomia locale/globale, il contrapporre regionalismi
e universalismi, è un motivo ricorrente del pensiero e della critica
contemporanea, come espressione della incapacità sempre più
diffusa della cultura del nostro tempo di misurarsi con i luoghi, con
le tradizioni e con le singolarità che caratterizzano la realtà.
Un binomio tanto abusato, in architettura, da essere ormai spesso privo
di significato: inteso solo come forma di legittimazione della crescente
perdita di identità dei luoghi e delle città. Applicato
al Mediterraneo e alla sua cultura, il binomio locale/globale
appare invece ricco di significati e di implicazioni, importanti per comprendere
le trasformazioni dell’architettura e del paesaggio.
Poche architetture come quella del Mediterraneo sono state capaci, nel
tempo, di adattarsi alle condizioni naturali, di dare forma e significato
alle caratteristiche dei luoghi e dei paesaggi, ma anche di produrre soluzioni
esemplari, la cui validità e universalità è testimoniata
dall’enorme influenza che hanno esercitato nel tempo. Proprio questa
capacità di riassumere dialetticamente gli opposti, di essere letta
in una molteplicità di sensi è la caratteristica che consente
di guardare ancora oggi alla cultura del Mediterraneo come a un riferimento
insostituibile nell’operare.
Il Mediterraneo è, insieme, antico e moderno: è la culla
della civiltà classica che ha affascinato gli architetti fin dai
tempi più remoti, ma è anche la architettura semplice di
volumi e superfici, di luci e ombre, che tanta parte ha avuto nella nascita
dell’architettura moderna. È organico e razionale: architettura
in armonia con la natura, ma anche sapienza costruttiva e chiarezza delle
soluzioni distributive. È locale e globale: un luogo fisico, con
una topografia, un clima, una cultura e un’architettura che corrisponde
come nessun’altra a queste condizioni; ma anche un’idea che
fin dalle origini ha viaggiato, attraverso i racconti di viaggiatori,
eruditi e architetti, dando origine ad altre architetture, in ogni parte
del mondo.
Mediterraneo immaginario è, appunto, il Mediterraneo
altrove, nel tempo e nello spazio; un Mediterraneo inteso come idea
e come mondo di forme necessarie, capaci di essere fonte d’ispirazione
e riferimento per gli architetti di tutti i tempi e di tutti i luoghi.
L’obiettivo dell’Incontro Ischitano è di indagare
gli elementi dell’architettura mediterranea a partire dai suoi caratteri
di generalità e di universalità; caratteri che hanno reso
possibile le più disparate interpretazioni, senza mai tradire l’originaria
idea di una architettura a misura dell’uomo e della natura.
Manifestazione
La manifestazione propone un confronto tra studiosi di architettura basato
sulla lettura analitica di progetti e opere di architettura, riletti alla
luce dei termini dialettici locale/globale e riferiti alle tematiche
tipiche del contesto mediterraneo.
L’incontro vedrà la partecipazione di personalità
di diverse provenienze geografiche, che presenteranno un excursus
di loro progetti o una lettura critica in cui sia evidente una singolare
interpretazione del tema della manifestazione.
Una esposizione tematica proporrà 30 giovani architetti di differenti
nazionalità, che presenteranno ognuno un proprio progetto, riferito
alla questione proposta.
La tavola rotonda conclusiva costituirà il momento di sintesi e
confronto sui contributi presentati da tutti i partecipanti.
Al termine dell’evento sarà realizzato un catalogo che raccoglierà
i materiali, all’interno della collana editoriale che già
contiene gli atti degli incontri Organico/Razionale. Nuovi Paesaggi
e Antico/Moderno. Paesaggi in trasformazione.
Programma
Venerdì 3 ottobre Castello Aragonese (h. 17:00).
- Distribuzione materiali e accredito partecipanti; iscrizione/accredito
IsAM.
Castello Aragonese (h. 18:00).
- Lettura inaugurale sul tema della manifestazione.
Castello Aragonese (h. 19:00).
- Inaugurazione dell’esposizione “Paesaggi immaginari”.
Casa Lezza (h. 22:00).
- Inaugurazione della istallazione artistica.
Sabato 4 ottobre Castello Aragonese (h. 9:30 - 13:30; 17:00 -
21:00).
- Conferenze e letture critiche.
Castello Aragonese (h. 22:00).
- Concerto di musica classica.
Domenica 7 ottobre Lo Scuopolo (h. 10:00 - 13:00).
- Tavola Rotonda “Locale/globale. Mediterraneo dove?”.
- Proclamazione dei vincitori e premiazione dei progetti dell’esposizione.
Comitato organizzativo
Silvia Malcovati, Nicola Mattera, Antonello Monaco.
Comitato scientifico
Alessandro Castagnaro, Marina Cimato, Silvia Malcovati, Nicola Mattera,
Antonello Monaco.
|