Architettura x Arte: luoghi per mostrare
Come i mostri sono molteplicità ed eccesso, non solo per la pluralità di sensi che trasmettono, ma nelle forme che scompongono e ricompongono, così il mostrare è rimescolamento e ibridazione di forme e linguaggi, per descrivere, scomporre e ricomporre il senso attribuito alle cose esposte.
Il mostrare comporta delle scelte, condizionate dal filo tematico che tiene insieme le opere da esporre, dal loro carattere singolare, dalla qualità dello spazio che le accoglie. L'architettura, lo spazio architettonico, gioca un ruolo complementare nell'operazione del mostrare. Una complementarietà che, tuttavia, diviene il fondamento del mostrare nel racconto che tiene insieme le cose che, dal loro accostamento, acquisiscono significati nuovi.
Che sia neutro o caratterizzato, lo spazio architettonico costituisce il mondo entro cui acquistano nuova vita le opere mostrate; un mondo, o una gabbia, al cui interno sono trattenuti e fatti esplodere i demoni che danno vita all'espressione artistica. Lo spettatore che fruisce della mostra è sottoposto alla valanga di significazioni che le opere esposte trasmettono e alle evocazioni cui, anche involontariamente, danno corpo.
L'ammonimento, insito nel termine monere di derivazione latina, ha dunque un'importanza relativa rispetto alla quantità di sollecitazioni scatenate dall'operazione del mostrare, laddove l'orrore della visione del monstrum attrae e confonde, producendo fascino e repulsione per il nuovo, il diverso, il mai visto. Il mostrare può indicare allora le strade della trasgressione, incarnando l’aspirazione alla liberazione dalla prigionia delle convenzioni date.
home page | progetti | architettura x arte | 24° incontro ischitano | a x a 19