La prima architettura è stata edificata per ripararsi dall'acqua. Il tetto a spioventi è il simbolo dell'architettura: un sistema di protezione e di deflusso dell'acqua piovana verso la terra. Il tetto rovesciato può evocare una funziona complementare: uno scavo praticato nel terreno per raccogliere l'acqua e garantire la vita.
L'acqua è un elemento primario che emerge dal paesaggio, che trasuda da esso evidenziandone la vocazione e spesso assegnandogli un destino vincolato alla vita dell'uomo. Secondo l’Antico Testamento, Mosè divise le acque del Mar Rosso per portare in salvo gli israeliti inseguiti dagli egiziani. L'acqua del biondo Tevere ha stabilito il luogo di fondazione dell'antica Roma. L'acqua di Lourdes ha individuato il centro spirituale per l'umanità sofferente. Ancora oggi l'acqua divide e l'acqua unisce; l'acqua rende fertili i terreni assicurando la vita, l'acqua produce catastrofi seminando la morte.
Acqua come risorsa e acqua come minaccia, dunque. Alle funzioni primarie del proteggere e del raccogliere si sono aggiunti nel tempo altri usi. Oggi l'acqua è utilizzata per il benessere, per la pratica sportiva, per lo svago, per il godimento estetico. L'architettura ha dato forme nuove a queste funzioni: dalla gigantesca cisterna voltata della Piscina Mirabilis di Miseno, al cardine compositivo del Teatro Marittimo di Villa Adriana, dai sistemi territoriali di approvvigionamento idrico degli acquedotti romani, alle reti di irrigazione degli spazi domestici e dei giardini arabi, dai giochi d'acqua delle fontane dei giardini di Villa d'Este, alle piscine disegnate da Albaro Siza sul limite atlantico di Leca la Palmeira, dagli spazi umidi e labirintici di Peter Zumthor per le terme di Valls, ai complessi natatori specializzati delle piscine olimpioniche, l'acqua ha assunto aspetti e caratteri diversi, a volte in continuità, altre come contrappunto dell'ambiente naturale o artificiale che la accoglie, e raccoglie.
Le acque termali di Ischia costituiscono la vera ricchezza dell'isola. Il medico milanese Piero Malcovati ne studiò le proprietà terapeutiche anche per donare alla popolazione locale una fonte di benessere, e così è stato grazie all'attività turistica che da esse ha avuto impulso. Gli impianti termali dell'isola d'Ischia sono dei piccoli eden in cui le proprietà benefiche delle acque si coniugano con un paesaggio lussureggiante e con un'adeguata organizzazione turistica. Tra questi, i Giardini di Poseidon, nella baia di Citara, costituiscono un esempio di come la natura possa essere riletta ed esaltata dall'incontro con l'architettura, dalle vasche e dai percorsi d'acqua, dai salti di quota, dalle cavità ricavate nella roccia o scavate nel terreno. Il tutto in un dialogo in cui non c'è conflitto tra natura e architettura, ma dove l'architettura si fa supporto e "cornice" per esaltare forme, aromi e colori.
Gli architetti invitati dall'IsAM per l'Incontro Ischitano 2014 presenteranno progetti in cui l'acqua costituisce l'elemento primario della loro organizzazione spaziale. Il tema prende spunto dalla ristrutturazione della piscina di Casa Lezza come spazio per attività acquatiche, ma anche cavea per accogliere incontri ed eventi collettivi. A seguito della manifestazione, è prevista la predisposizione di alcune proposte progettuali elaborate dagli architetti invitati, per fornire soluzioni innovative sulle possibili conformazioni dell'acqua in ambiente marino.
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